Poesie dedicate alla Corale Quadriclavio

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  1. Cetty Barberio 22-12-04
  2. Cetty Barberio 19-11-05
  3. Mauro Biagiotti 26-03-06
  4. Cetty Barberio, 24-11-06
  5. Cetty Barberio, 22-12-09
  6. Cetty Barberio, 26-09-10
  7. Carla Vanti, 01-06-11
  8. Carla Vanti, 26-06-11
  9. Alberto Vertuani, 31-12-11

Se non consideriamo la poetica autopresentazione di Rita Barbieri, la prima a dedicare una poesia alla Corale Quadriclavio è stata Cetty Barberio, contralto, in occasione della cena prenatalizia del 22-12-04:

Ode per il Quadriclavio

Vi potrà sembrare strano
che vi scriva una "poesia"
è una cosa che io amo
e che sento molto "mia"

fare le rime. E' una passione
(e mi ci diverto molto)
che riservo a un'occasione
e ad un pubblico sì folto

Vi volevo ringraziare
per avermi tra voi accolta
mi piaceva, sì, cantare
ma mai come questa volta!

Ci accomuna la passione
per la musica d'insieme
e di tutti l'intenzione
di cantarla sempre bene.

Ma non basta, è che mi piace
l'atmosfera rilassata,
la battuta un po' sagace
che diventa poi risata,

l'amicizia che respiro...
non piangete, ve ne prego
e non mi prendete in giro
altrimenti... me ne frego!

Vi ho annoiato già abbastanza
ma ci tengo ad elogiare
di Lorenzo la costanza,
la bravura nel cantare

le sue gran capacità
l'indiscussa simpatia
(evidente la bontà,
tolleranza e poi via via...)

Dico ancora che Giovanna
segretaria è assai provetta
molto spesso lei si danna
per rifare una cassetta,

riprodurre uno spartito
che qualcuno le ha richiesto
(lo conosce a menadito!)
e lo porta presto presto.

Con Antonio non c'è rima
con Webmaster men che meno
ma te l'ho già detto prima
che ti reputo un po'... scemo!

Dài, scherzavo, sei grandioso
efficiente e assai capace
sei tutt'altro che noioso!
Devo dire che mi piace

quando cantano i tenori,
con i bassi stesso "clima"
ma noi donne siam migliori.
(non è vero, è per la rima!)

Basta con i complimenti
lo sapete, siete forti
e non faccio più commenti
altrimenti faccio torti.

Un pensiero allor va a tutti,
all'intera compagnia,
è scontato: "belli e brutti"
Buon Natale... e così sia!

(anzi "Amen". || )

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La seconda poesia è sempre della pirotecnica Cetty Barberio, che ancora una volta libera il suo canto in occasione dei festeggiamenti per il decennale del coro, celebrato il 19 novembre 2005

 

Laudamus Quadriclavium!

Se non sbaglio vi ho già detto
all'incirca un anno fa
che a far rime mi diletto
ed allora... eccomi qua!

Perder certo non si può
occasione sì speciale
e così mi accingerò
a onorare il "decennale".

Corre l'obbligo iniziare
elogiando il fondatore
che vogliamo ringraziare
sempre più, di vero cuore!

Lui, Francesco Scognamiglio,
di persona non conosco
dicon tutti che ha un gran "piglio",
che sia un tipo "bello tosto"!

E' persona assai precisa
(a chi mai assomiglierà...?)
... devo esser più concisa
o nessun mi ascolterà!

In quest'anno in cui ho cantato
qui con voi, a concerti e prove,
il mio umore è assai cambiato,
provo sensazioni nuove.

Ribadisco ciò che ho detto
di Lorenzo un anno fa
ed aggiungo che è provetto
ballerino, e in più che sa

sullo "stepper" zampettare
io l'ho visto coi miei occhi
piegamenti e salti fare...
sembravamo quattro "allocchi"!

Sì, perché non era solo:
sua sorella e la Belotti
oltre a me (e mi consolo)
eravamo tutti "cotti"!

Ed antonio ci stupisce
sempre più, di giorno in giorno
per il modo in cui gestisce
sito, coro ed il... "contorno".

Poi Giovanna, ormai affannata
che riscuote, segna, appunta,
ma non batte in ritirata:
regge il ruolo che si è assunta!

Qui nel coro volti nuovi
tanta gente si è aggregata
e ha ragione: dove trovi
una corale più affiatata?

Devo dire che siam bravi
e non sembri presunzione:
dài Lorenzo, ti aspettavi
la veloce acquisizione

della "Messa in Fa maggiore"
di "Magnificat" e "Corale"?
qui la gente se ne muore
ma non vuole cantar male!

Lunga vita al Quadriclavio,
all'allegra compagnia,
è davvero molto savio
chi non vuole andar più via.

Siano tante le occasioni
per cantare ancora insieme
per sentirsi anche più buoni
e alleviar le proprie pene.

Un augurio a tutti mando
discontinui, vecchi e nuovi:
tutti insieme, e cantando
ogni nuovo dì ci trovi!

Mi siete cari.
Cetty

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E' quindi la volta del basso Mauro Biagiotti, il quale, il 26 marzo 2006, riscrive il testo di Super flumina di Pierluigi da Palestrina in perfetto latino:

In ecclesia Beverarae

In ecclesia Beverarae
congregamus Quadriclavium.
Illic sedimus ed canimus
et concinimus canticum.
Cum canere caepimus, in caelo
audit magnum strepitum.
Non aereus sed angeli,
non aereus sed angeli,
convenienti laetitia
audienti cantica nostra.
Convenienti laetitia,
audienti cantica nostra.

con relativa traduzione:

Nella chiesa della Beverara

Nella chiesa della Beverara
riuniamo la Quadriclavio.
Lì ci mettiamo a sedere e cantiamo
e cantiamo il nostro canto in coro.
Quando cominciamo a cantare, nel cielo
s’ode un grande frastuono.
Non è un aereo ma gli angeli,
non è un aereo ma gli angeli,
che accorrono in letizia
ad ascoltare i nostri canti.
Che accorrono in letizia
ad ascoltare i nostri canti.

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Venerdì 24 novembre 2006, la Corale Quadriclavio è in viaggio verso Praga. Appena entrati in Austria, l'autista sbaglia strada e ci fa fare il giro del lago Wörtersee, allungando la strada di un'ottantina di chilometri. Quindi imbocca l'autostrada per Salzburg in località Spittal an der Drau; poco dopo c'è una deviazione. Anziché seguire semplicemente i grandi ed inequivocabili cartelli gialli con scritto "Salzburg" a caratteri cubitali, egli si affida al navigatore satellitare. Grazie a questa scelta improvvida, dopo quattro ore (e tre innevati valichi di montagna...) ci ritroviamo a Spittal an der Drau. Lo scontento serpeggia. Tutto ciò è fonte di ispirazione per l'inarrestabile Cetty, che compone lì per lì l'ode seguente:

PRAGA(l'andata) 

 E' iniziato all'una e mezzo
di novembre un venerdì,
già deciso era da un pezzo
che dovessimo andar lì! 

Ovviamente in quel di Praga
a tenere due concerti.....
L''entusiasmo che dilaga
fra i più vecchi e gli "inesperti". 

Tutti un po' sovraeccitati
nonostante la tarda ora
con gli occhioni ben sgranati,
senza avere sonno ancora. 

"Ci son tutti? "Fai l'appello!"
"Quei bagagli sono tuoi?"
"Ferma! Manca ancora quello!"
"Beh, verrà per fatti suoi...!" 

Dai, partiamo, ora siam tutti
dirigiamoci in Certosa
dove salgono... i più brutti!
Sembra ovvio che 'sta cosa 

mi servisse per la rima:
i più brutti sono quelli...
...che si  son trovati prima! 

Beh, com'è, come non è
alla fine siam partiti...
Alle due, si perché...
finché tutti son saliti...!!! 

Un allegro chiacchierio
fervea dentro la vettura.
Non sapevo neppur io
che... attendevaci "iattura"! 

Sapevamo tutti quanti
quanto fosse Udine bella (.....!!!)
Il maggiore dei suoi vanti?
La stazione!!! (solo quella...) 

E colà demmo l'addio
ad il nostro primo autista
e lo sa soltanto Iddio
la fortuna che conquista... 

nell'abbandonar la "nave"
con il carico tapino! 

Ora c'è solo Maurizio
a condur la carovana
non sospetta, questo tizio,
che, porcaccia la pu....pazza, 

Hanno chiuso l'autostrada!
E che ci possiamo fare?
Se anche proprio non ci aggrada
...per altra via dobbiamo andare! 

Si, ma quale? Vado a destra!
D'altra parte là e' vietato:
c'è l'ingresso a una palestra
e perciò sono obbligato. 

Dopo circa un paio d'ore...
la palestra ricompare...
e ci viene un colpo al cuore:
a sinistra avea da andare!!! 

Beh pazienza, ripartiamo.
Svolta qui, gira di qua
Dopo un po'ci ritroviamo,..
non credete? ancora là!! 

"Scusi autista, ho la pipì!"
"Io vorrei proprio fumare..."
"Ci possiamo fermar lì?"
"..ehm,.. potrebbe rallentare?" 

Finalmente ecco un miraggio:
quello sembra sia un caffè!!!!
(non è stato molto saggio:
acqua sporca e "cara" è!) 

Ma pazienza: l'allegria
è nel nostro DNA.
E perciò, comunque sia
ce ne andiamo anche da là. 

Siamo ancora alla palestra
di diciotto strofe fa.
No, scherzavo, è un po' più a destra
E poi... noi svoltiamo qua! 

Finalmente l'autostrada!!!
L'abbiam presa, non ci credo!
E però comunque vada
io a tavola mi siedo. 

Merendine, tramezzini
pollo, wurstel, patatine.
C'è chi vuol solo panini,
strudel, dolci e anche tartine. 

Ben satolli si riparte
alla volta della meta,
prendi fuori ora le carte
che passiam qualche ora lieta. 

Sì, "qualche ora"!!! e concludo
per lasciare tutto aperto,
vi saluto, passo e chiudo
sarà bello, stanne certo!!!

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22-12-2009, Cetty Barberio invia alla corale Quadriclavio l'e-mail seguente:

Un piccolo "Quadriaugurio"


Miei cari amici ,non so cosa dire
vorrei salutarvi ma devo partire
auguro a tutti un Felice Natale
un piccolo groppo alla gola mi sale...

Un po' ho esagerato,ve lo confesso
(ehm....non posso fare la rima con...cesso...!)
voi lo sapete vi adoro tutti
(troppo scontato "sia belli che brutti!...!)

Se poi qualcuno vorrà cantare
da lunedì mi può contattare
mangiate la pizza anche per me
io poi ci andrò e ne mangerò tre!

Mi sembro cretina e la smetto qui,
devo scappare a fare.....LA CENA (cosa avevate pensato..??!!)
un grosso bacione e un saluto vi mando
non lo sentite ma lo sto cantando!!!!!
 

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26-09-2010. In occasione della festa per i 15 anni della Corale Quadriclavio, Cetty Barberio compone questa poesia:

Per la………”quindicenne”!!

Sono stata un poco incerta
Sul ripeter l’esperienza…
…poi la mente mi si è aperta:
“non potrebbero far senza!!!”

E perciò ancor vi tocca
Lo vogliate oppure no,
Ascoltar la filastrocca
Che adesso vi dirò:

Son passati quindici anni
Dalla nascita “eccellente”
Molti canti e alcuni affanni
Ma nessuno se ne pente!

Quadriclavio è una corale
Di cui devi innamorarti
Canti bene o canti male
Qui con noi tu puoi aggregarti! :-)


E che spasso son le prove:
i coristi più sagaci
fan battute sempre nuove
e conquistano seguaci….!!

Molti brani al repertorio
In ‘sto lustro abbiamo aggiunti
Per esempio l”Oratorio”
Che cantiamo assai compunti…

E la Messa in si minore
…grande Bach (che si rivolta!)
Con un poco di timore
“facta est” anche ‘stavolta!

Ma non voglio più annoiarvi
E la chiudo adesso,qui
Ora andate a “strafogarvi”…
…ci vediam…mercoledì!

Ba….cetty(B)

 

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01-06-2011. La nuova entrata Carla Vanti, che non partecipa alla trasferta a Belfort, compone però una poesia che il webmaster dovrà leggere ai compagni di viaggio durante il trasferimento in pullman verso la terra di Francia:

PICCOLO POEMA ALSAZIANO

Questo componimento poetico viene affidato al Webmaster della corale Quadriclavio, chiedendogli di leggerlo al gruppo con la sua maestria di consumato attore, prima dell’arrivo a Belfort.

Or che in Francia siete giunti
ed avete gli occhi smunti,
collo e spalle anchilosati
ed i piedi rigonfiati,
la vescica debordante
e la schiena dolorante,
proprio in questa mattinata
vi farete una risata.

Quadriclavio, la corale,
ha il dover fondamentale
di tenere alto l’onore
di Bologna, nostro amore.
Città dotta, e voi studiate!
Città grassa, e voi mangiate…
ma non troppo cavolfiore,
pena problemin d’odore.

I tenori un po’ sparuti
tirin fuori gli attributi!
Le soprane, nostro vanto
giammai calino col canto.
Voi contralte ricordate,
pena dodici frustate,
“dona” e “nobis” d’un sol fiato
o l’agnello è rovinato!

E voi, bassi, state buoni,
non copriteci i tromboni!
Sian le voci ben portate
e le pause rispettate.
La tedesca ardua pronuncia
non v’induca alla rinuncia,
ma col cuore vi perdono
se calate più di un tono.

Che nessun tardi di un quarto,
che ogni trillo non il parto
di una donna sofferente
faccia a noi venire in mente,
ma il dolcissimo cantare
d’usignolo in riva al mare.
Il maestro guiderà,
tutto – forse - riuscirà.

A Lorenzo direttore
ricordiam con tutto il cuore
che controlli il pavimento
prima di saltar, contento
perché ognun si è ricordato
ciò che pare già assodato,
di guardare anche il suo dito
e non solo lo spartito.

All’autista rammentiamo,
perché bene vi vogliamo:
non distrarti a destra e a manca
se intravvedi coscia od anca
di una bella francesina
che rimira una vetrina,
ma conducili alla meta
con la tua guida discreta.

Ad Antonio, gran gestore
del websito nostro onore
ricordiam: questa bravata
va nell’area riservata!
Chi l’ha scritta, a cuor contento,
rischia lo sputtanamento
quindi, prego, sii discreto
e preserva a noi il segreto.

Se alla sera poi vorrete
fare festa e scorderete
dottor Fussi e i suoi consigli,
dopo non vi meravigli
se la voce sarà roca
e la palpebra un po’ fioca…
ma che dire, siete in gita
e l’insonnia è garantita!

L’eco avremo qui in Emilia
del consueto parapiglia,
con la musica barocca
mescolata ai saltimbocca.
Quando a casa tornerete,
siamo certi mostrerete
tante foto divertenti
di coristi assai gaudenti.

C’è chi aspetta, e siamo noi,
il ritorno degli eroi!
Non temete, attenderemo,
trepidanti soffriremo.
Carla e Grazia, da lontano
han le dita della mano
intrecciate, ad augurare
musica spettacolare.

Siamo nuove, ancora acerbe,
non vogliam sembrar superbe
se finiamo col citare
questa massima esemplare:
con coriste di campagna
tutto il gruppo ci guadagna!
Se il poema vi è piaciuto,
ascoltate ora il saluto.

Un grande abbraccio a tutti e in bocca al lupo dalla vostra amica Carla.

 

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26-06-2011. In occasione della cena con karaoke organizzata in onore dell'ex corista Fred Hanes e di sua moglie Kathleen, Carla Vanti compone questa poesia:

ALLA NOSTRA CARA NUOVA CORALE

Ho pensato a questa cena
e a portarvi un bel pensiero:
scritto ho di buona lena
un poema assai sincero.

L’occasione è quella adatta,
presentarci noi vogliamo:
con ispirazione intatta,
far capir chi noi due siamo.

Grazia, di cognome Spada
non è affatto soldatessa:
lascia che il suo cuor la invada,
perché è una poetessa.

Ma non basta solo l’arte,
quindi se vuole campare
ogni giorno Grazia parte
e all’ufficio deve andare.

Carla fisioterapista
tutto il giorno va trattando
di pazienti lunga lista
e i dolor loro ascoltando.

Colli, schiene, piedi ed anche
è tenuta a riparare
oramai ha mani stanche
e vuol proprio riposare.

Hanno quindi partorito
un’idea davver geniale:
dar più tempo allo spartito
e cambiare la corale.

E dai popolari canti
di operai e inabissati
ora eseguon fughe e andanti
di compositor passati.

Cambiamento alquanto ardito:
una messa da studiare,
repertorio infinito,
tanto da recuperare.

Ma non siamo scoraggiate
e anche se siamo in difetto,
con l’impegno e le studiate
sortiremo un buon effetto.

Poi non va dimenticato:
nuovo non reca tempeste,
anzi porta un dono grato,
se il corista è un poco agreste.

Anzitutto, l’allegria
che provien dalla campagna,
con la vostra simpatia
può aumentare la cuccagna.

Se poi servon uova fresche,
pomodori od insalata,
mele, pere, fichi o pesche
ne portiam ‘na vagonata.

Se al contrario siete tristi
e le labbra son serrate,
possiam sempre consolarvi
con salsiccie e con costate.

Gola secca da morire
per le polveri sottili?
La possiamo inumidire
con i vini consortili!

Se di notte non dormite
causa traffico agitato,
ospitarvi noi possiamo
sotto un bel cielo stellato.

Specialiste siamo noi
in zirudele e serenate,
anche se viviam tra i buoi,
noi non siam però stonate.

Un contralto ed un soprano,
due sezioni abbiam riempito;
un tenore sovrumano
forse è stato già rapito.

Tra gli amici cari poi
cercheremo il nostro asso,
per avere insieme a noi
anche un baldanzoso basso.

Eccoci alla conclusione.
Quadriclavio, siamo qua!
Questa è spero l’occasione
di portar felicità.


 

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31-12-11. A poche ore dallo scoccare del nuovo anno, Alberto Vertuani manda questa e-mail ai coristi:

A voi tutti quadriclavi
tanti auguri e fate i bravi
che quest'anno tutto nuovo
porti gioia e nessun uovo
solo applausi a scena aperta
sia qui a casa che in trasferta
tanta voglia di cantare
e assai bene insieme stare stare
gorgeggiare e quindi bere
con diletto e con piacere


 

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