I coristi della Corale Quadriclavio


Valeria Bianchini, contralto


 

 
Sono entrata a far parte della corale Quadriclavio nel gennaio del 2002, per gioco, incuriosita dai racconti di Antonella Pirolli.
 
Il momento d'ingresso è stato particolarmente felice in quanto la corale stava studiando il Requiem di Mozart: emozione pura.
Così sono rimasta: impaurita, da un lato, dalla levatura del genere musicale, dall'iniziale incapacità di tirare fuori la mia debole voce (cosa che sto ancora elaborando), dalle lacune in fatto di cultura musicale; sitmolata, dall'altro, dalla piacevole atmosfera respirata ad ogni prova, dall'incoraggiamento datomi da alcuni per superare le timidezze iniziali, dalle sensazioni provate ascoltando le voci dei coristi che riempiono la sala e, non da ultimo, dal fondamentale sostegno del nostro Grande Maestro.
 
In particolare, ricordo la prima volta che ho ascoltato, ad una delle prove, il Kyrie del Requiem mozartiano, bè...non trovavo le parole per descriverlo e l'unica cosa che potevo fare era riuscire ad impararlo, nota dopo nota, e tentare di esprimere anche solo qualcuna delle sensazioni che avevo provato quella sera!
Credo di non esserci ancora riuscita.
 
In ogni caso, al di là delle pure sensazioni musicali, nella corale ho trovato degli amici, l'opportunità di capire cosa significa tendere, tutti insieme, verso un comune intento, con semplicità e passione allo stesso tempo. Mi pare che non si diano molte occasioni di questo tipo nella vita di tutti i giorni, soprattutto per chi, come me, si era da poco trasferita dalla piccola ma eclettica Rimini in una città più grande ma un tantino più 'riservata' come Bologna.
 
Grazie a tutti, Vali


 

 
     

Novembre 2003